Prezzi immobili, giù le vendite nel post lockdown
I dati dell'Agenzia delle Entrate relativi alle compravendite del primo trimestre 2020 evidenziano un calo delle transazioni del 15,5%. Contrazione che è proseguita nei mesi successivi. La ripresa del mercato immobiliare è prevista per il prossimo autunno.
C'è attesa per le prossime settimane anche sul fronte del mercato immobiliare.
Durante la fase più acuta della pandemia e nei tre mesi di lockdown gli acquisti di case, come evidenziato anche nella guida dedicata a compravendite e mutui in tempi di Covid-19 si sono completamente bloccati. A partire da giugno è invece iniziata la "caccia" alle prime case o anche agli appartamenti dove poter trascorrere qualche giorno di vacanza.
Ciò che è emerso, subito dopo il periodo di "reclusione forzata" in casa, è il cambio di prospettiva da parte degli acquirenti. In tanti ora cercano un appartamento con spazi esterni, quali terrazzi o giardini, dove poter prendere una boccata d'aria e trascorrere qualche ora all'aperto. Il periodo di lockdown è stato vissuto, infatti, con ancor più smarrimento dagli inquilini delle case di piccola taglia.
Mercato immobiliare, la ripresa
A partire da aprile e fino a giugno le vendite degli immobili sono diminuite. Secondo le prime stime dell'Agenzia delle Entrate e di Nomisma si calcola un 40% in meno di compravendite.
Nel primo trimestre dell'anno - secondo quanto pubblicato dall'Osservatorio del Mercato Immobiliare dell'Agenzia delle entrate - è stato registrato un calo pari a -15,5%. Si sono contate oltre 14mila transazioni in meno rispetto allo stesso trimestre del 2019.
Un fenomeno generalizzato che ha colpito sia capoluoghi che i non capoluoghi. Anche le differenze tra le varie aree territoriali sono state minime. Segnalato un impatto leggermente superiore alla media nazionale per il Nord Ovest e il Mezzogiorno.
La ripresa del mercato è prevista per il prossimo autunno, a partire già dal mese di settembre. I tassi di interesse sono ancora ai minimi storici e ciò rappresenta un'ulteriore spinta per acquistare casa. Non c'è periodo migliore per stipulare un mutuo casa, che rappresenta inoltre la forma più richiesta sul mercato quando si decide di comprare casa o anche per la costruzione e ristrutturazione di un immobile. I mutui prima casa possono avere una durata compresa tra i 5 e i 30 anni. Ci sono poi delle eccezioni che arrivano sino a 40 anni.
Nel primo trimestre del 2020 - secondo quanto emerge dall'Osservatorio del Mercato Immobiliare dell'Agenzia delle Entrate - non è andata meglio nemmeno per il mercato dei box e dei posti auto. Registrata, infatti, una diminuzione del -16,6% mentre il 2019 si era chiuso con un trimestre stabile (-0,1%).
Su scala nazionale il calo sfiora il 20% nelle grandi città e lo supera nei due mercati maggiori di Roma (-20,3%) e Milano (-22,7%).
Le previsioni
"I dati sulle compravendite dei primi tre mesi del 2020 registrate dall'Agenzia delle Entrate hanno evidenziato un calo delle transazioni del 15,5%, una contrazione che, quasi certamente, ci porteremo fino alla fine dell'anno, che potrebbe chiudersi con circa 100 mila compravendite in meno rispetto al 2019 - è il commento di Fabiana Megliola, responsabile Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa - tuttavia abbiamo riscontrato che 'c'è movimento', dinamismo non solo dovuto a ciò che era rimasto in sospeso causa Covid e poi ultimato alla riapertura, ma una ricerca della casa ancora viva, come dimostrano anche i dati record registrati dal nostro portale".
"L'andamento macroeconomico e le scelte aziendali, come le decisioni che verranno prese sullo smart working, influenzeranno fortemente le scelte abitative - ha affermato Giulio Pascazio, AD Unicredit SubitoCasa - L'emergenza sanitaria ha colpito duramente il mercato lombardo e di Milano, che aveva registrato una crescita sensibile nei mesi precedenti. Va comunque sottolineato che le operazioni sulle abitazioni di grandi metrature, oltre i 145 mq, non hanno subito decrescite, probabilmente perché il segmento target di clientela è meno esposto alla crisi".
Al momento si naviga ancora nell'incertezza.
Ci sono, infatti, alcuni operatori immobiliari intervistati da Nomisma che ritengono che le perdite verranno riassorbite entro l'inverno del 2020; altri che invece sostengono che una vera ripresa si registrerà entro il 2021-22. Quello che sembra quasi certo è che per un rilancio del mercato immobiliare saranno decisivi i tassi bassi, la disponibilità economica e le agevolazioni fiscali.