Cessione del quinto, quando conviene rispetto al prestito personale?
La cessione del quinto è un tipo di finanziamento che prevede il pagamento delle rate non con bollettino ma attraverso la trattenuta dalla busta paga.
Le rate, però, devono essere per legge pari ad un quinto dello stipendio o della pensione.
Il vantaggio della cessione del quinto è la comoda modalità di rimborso, che non chiede alcun impegno e il tasso d'interesse che di norma più basso del prestito classico.
Lo svantaggio sta nel fatto di avere un contratto di lavoro dipendente o una pensione, presupposto fondamentale per poter accedere.
Come funziona la cessione del quinto
Il rimborso della rata, oltre alla modalità di trattenuta sul cedolino che semplifica notevolmente le cose, prevede anche un calcolo a priori del suo ammontare sulla base dell'entità dello stipendio e della somma di cui si ha bisogno.
Ad esempio, se si dispone di reddito di 1.500€, la rata massima può essere solo di 300 euro (un quinto dello stipendio); se il prestito richiesto, ad esempio per comprare un'auto, è pari a 16 mila euro, la durata del prestito sarà di 84 mesi, ovvero 7 anni.
Quali sono i requisiti per accedere alla cessione del quinto
Per poter accedere alla cessione del quinto dello stipendio occorre essere lavoratori dipendenti, pubblici, statali o privati, oppure pensionati.
I lavoratori devono avere un contratto a tempo indeterminato e un'anzianità di servizio minima e possibilmente essere impiegati in aziende di grandi dimensioni.
Questo perché la banca deve essere certa del pagamento del quinto dallo stipendio. Una piccola SRL non rappresenta una valida garanzia.
Quanti richiedono la cessione del quinto in Italia?
Nel 2019 hanno sfiorato i 6 miliardi di euro, pari al 9% del mercato totale del credito al consumo. Quota che sale al 10% in un 2020 che vede l'effetto del Covid abbattersi pesantemente sul mercato.
Questo grazie alle recenti offerte di cessione del quinto dello stipendio (CQS) partono addirittura da un Taeg del 3,5%, mentre le migliori offerte di prestito personale, a parità di importi, difficilmente scendono al di sotto del 6,5%.
Tra le motivazioni delle richieste di tale tipologia di prestito si annoverano i lavori in casa, l'acquisto di un veicolo, un rinnovo di arredamento o anche la pura e semplice richiesta di liquidità per affrontare spese impreviste.